Posa e consigli utili

Il legno e il parquet

Grazie alle ottime caratteristiche di robustezza e resistenza, il legno da secoli è il materiale da costruzione più impiegato dall’uomo.

È un materiale naturale, caratterizzato da una struttura organizzata per fibre per lo più disposte in un’unica direzione, parallela all’asse di crescita dell’albero; le sue proprietà fisiche e meccaniche sono per questo variabili a seconda dell’orientamento dei tessuti.

Il colore naturale del legno dipende dal colore delle pareti cellulari e dal colore delle sostanze presenti nell’interno delle cellule.

La colorazione del legno è una caratteristica variabile nel tempo: la sua esposizione all’aria e alla luce comporta infatti variazioni anche sensibili del colore delle pareti cellulari (ossidazione).

Tra le qualità peculiari di una pavimentazione in legno spiccano il buon isolamento termico, l’isolamento acustico, la resistenza all’usura, la durezza e l’elasticità. Oltre a creare un’atmosfera calda, elegante e accogliente in ogni ambiente in cui è posato, il parquet ha una vita lunghissima: basta una semplice rilevigatura per rinnovarlo completamente.

IL MASSETTO

Il massetto può essere costituito da diversi materiali (il più comune è quello cementizio, mentre altri materiali utilizzati sono pannelli a base di legno, sabbia, pavimentazioni pre-esistenti etc).

Il massetto di cemento, di spessore di almeno 5 cm, ha bisogno di un’opportuno tempo di indurimento e stagionatura (da 15 a oltre 90 giorni), che può variare a seconda del tipo di cemento (chimico a rapida essiccazione o tradizionale), dello spessore e delle condizioni del cantiere.
Deve risuonare con suono pieno, essere omogeneo e avere uno spessore uniforme per tutta la sua estensione; la superficie non deve creare polvere e sgranare e non devono assolutamente essere presenti aloni o macchie di umidità. Deve garantire rigidità e resistenza, per sopportare senza deformazioni i carichi statici e dinamici previsti in base alla destinazione d’uso della pavimentazione. Non deve contenere tubi (è bene che questi siano nello strato inferiore) e deve essere posto in opera su una barriera vapore interposta tra gli ultimi strati (un foglio di polietilene dello spessore di 0,5 mm circa con la funzione di impedire il passaggio del vapore acqueo.)

L’umidità residua del massetto non deve essere superiore a 1,7 – 2%.
In fase di progetto, è bene distanziare il massetto dalle pareti con idonei giunti di costruzione, oltre a prevedere opportuni giunti di contrazione in corrispondenza delle soglie.


CORRETTE CONDIZIONI AMBIENTALI E IL MASSETTO RISCALDANTE

L’utilizzo del legno nelle pavimentazioni riscaldate è un salutare rimedio.
Isolante per natura,
questo materiale impedisce il contatto diretto con il calore emesso dai pannelli radianti, migliorando notevolmente il comfort abitativo (il calore è distribuito costantemente e in modo “delicato”) e garantendo un livello di calore atmosferico relativamente più idoneo.

È essenziale, in fase progettuale, adottare alcuni accorgimenti. Premesso che l’impianto di riscaldamento deve essere costruito a regola d’arte e che le tubazioni circolanti nel pavimento devono essere coperte da un massetto di 3-5 cm, è fondamentale, prima della posa del parquet, azionare l’impianto di riscaldamento aumentando gradatamente la temperatura dell’acqua, fino al raggiungimento della temperatura ambientale di circa 20-25° e mantenerla costante per circa 15 giorni consecutivi. Nei successivi 7 giorni si andrà a ridurre gradatamente la temperatura fino allo spegnimento dell’impianto, ma per un massetto con spessore superiore ai 5 cm si consiglia di ripetere l’operazione una seconda volta.
La tipologia di posa consigliabile da adottare è quella con sistema di incollaggio, evitando di lasciare camere d’aria fra il massetto e i listoni di parquet (che ridurrebbero la resa termica) e provvedendo all’incollaggio totale degli elementi lignei al sottofondo.

Per un’eventuale posa flottante va presa in considerazione un’apposita guaina/materassino idonea alla trasmissione del calore.

In linea generale, è consigliabile posare un parquet ben strutturato, che garantisca nel futuro elasticità per i movimenti naturali del legno su massetto riscaldante. Ricordiamo che il legno pur essendo isolante per natura trasmette uniformente il calore evitando una trasmissione diretta e fastidiosa per il corpo umano, soprattutto in ambienti di lungo soggiorno. Inoltre il legno nelle stagioni primavera-autunno, quando il riscaldamento non è acceso, dona calore e benessere, contrariamente a una ceramica, marmo, cotto o piastrella che rimane fredda!!

Sempre più spesso il parquet in legno viene utilizzato nel massetto riscaldante, poichè abbatte il calore diretto dei pannelli radianti e lo distribuisce contribuendo al benessere di chi ci vive. Non tutti i legni possono essere posati su massetti riscaldati, ed è sconsigliato posare le specie legnose più igroscopiche come Faggio, Wengè, Afromosia, Acero, Larice e Abete. Al riguardo nella nostra documentazione a disposizione dei rivenditori viene data per ogni legno la coerente indicazione.

Una buona stabilità degli elementi lignei, dello stesso legno e della finitura, si mantiene con l’umidità ambientale U.R.A. controllata 45%- 65% e una temperatura ambiente fra i 16°c e i 22° c.

Le abitazioni oggi sono costruite con isolamenti altamente ermetici; mentre in passato c’erano problemi di infiltrazione di umidità ora accade l’opposto. Attenzione però che troppo isolamento, unitamente a temperature costanti sopra i 20 gradi, nei mesi più secchi invernali (novembre-marzo) toglie l’umidità presente nell’aria di casa tanto da arrivare sotto i valori minini essenziali per un buon equilibrio ambientale (45% u.r.a.); con la conseguenza che tutto quello si trova in casa si secca, si disidrata e ne soffre, maggiormente i componenti naturali quali piante verdi o legno, e quindi arredi, complementi d’arredo, pavimentazioni, rivestimenti e non ultima la salute di chi ci vive, aumentando la veicolazione delle polveri, secchezza delle mucose nasali e delle vie aeree, oltre all’elettrostaticità e di conseguenza il benessere generale. Anche le abitazioni in condominio con riscaldamento centralizzato (non a pavimentazione), oppure abitazioni che hanno difficoltà a controllare la temperatura di riscaldamento nei mesi invernali hanno queste problematiche. Ecco perchè è bene, nei mesi di riscaldamento, utilizzare umidificatori con igrometro, per controllare i valori che devono essere compresi dal 45% al 65% di umidità ambientale.

Si tenga comunque presente che l’eccessiva disidratazione del legno (originata dal passaggio del calore o da riscaldamenti alti) può causare alle doghe di parquet (di qualsiasi specie legnosa esso sia) delle fessurazioni sulla superficie a vista. Per evitare queste eccessive disidratazioni del legno è sufficiente equilibrare l’ambiente con umidità nell’aria. La buona norma prevede un’umidità dell’aria compresa tra il 45% e il 65%, questi valori possono essere mantenuti attraverso degli umidificatori o dei regolatori di umidità.


QUANDO POSARE IL PARQUET PER ASSICURARE LA PROPRIA ORIGINALITÀ E GARANZIA

Per preservare la longevità e l’integrità del parquet, è essenziale effettuare la posa dopo il completamento di tutti i lavori di cantieristica. Questo dovrebbe avvenire in un ambiente chiuso e climatizzato, con condizioni ambientali controllate, già indicate all’interno di questa pagina.

I “lavori di cantieristica” includono tutte le attività di costruzione, opere murarie, stesura di pareti carton-gesso, pitture, installazione di marmi, piastrelle e sanitari, etc

In pratica, la posa del parquet dovrebbe essere effettuata solamente a locali ultimati e successivamente va eseguita l’installazione delle porte interne e degli arredamenti.

Queste raccomandazioni sono fondamentali per prevenire danni significativi alla superficie del legno e alla sua finitura.

Dalla nostra esperienza, polvere di gesso, cemento, pittura, adesivi e colle utilizzate in cantieristica possono causare sporco irrimediabile o difficile da rimuovere che altera l’originalità estetica. Inoltre, il legno può graffiarsi e rovinarsi per scalfitture e urti che comunemente avvengono per movimentazioni meccaniche in cantiere. Anche se coperto non significa una vera garanzia che questi non avvengono.

Assicurarsi quindi di seguire queste linee guida contribuirà a garantire la validità della garanzia del parquet e a preservarne la bellezza nel tempo.

Ogni fornitura di parquet è corredata da scheda identificativa prodotto e gli ulteriori informazioni o consulenza sulla posa e la manutenzione del vostro parquet.


pavimento incollato

POSA CON SISTEMA DI INCOLLAGGIO

Questa tecnica consiste nel posare i listoni di legno incollati al sottofondo.

Dopo la scelta del lato della stanza da cui iniziare e da valutare anche a livello estetico, si procede alla posa delle prime tavole rivolgendo l’incastro femmina verso la parete. Con appositi cunei si distanzia quindi il parquet dalla parete da 8-11 mm circa nel perimetro, che sarà poi coperto dal battiscopa di almeno 15 mm (in caso di riscaldamento a pavimento il distacco dai muri, e un battiscopa di buon spessore, è essenziale per poter meglio lasciare uno spazio di dilatazione del legno).

Consigliamo di posare prima a secco alcune corsie di listoni di legno per facilitare la disposizione delle doghe (la scelta delle tavole va effettuata aprendo più pacchi del parquet), la valutazione di lunghezze e larghezze e l’eventuale taglio su misura a fine corsa. Quindi ridisporre le corsie create sovrapponendole in ordine, appena fuori dall’area di posa, e stendere il collante idoneo, in modo uniforme, per mezzo di una spatola.

A questo punto si può procedere alla posa degli elementi lignei come precedentemente disposto, evitando di sporcare la superficie a vista delle doghe con collanti.

È consigliabile inserire a tratti, nel lato a incastro femmina dei listoni, del collante.


POSA FLOTTANTE O GALLEGGIANTE

Il sistema di posa flottante, detto anche galleggiante, consiste nell’appoggiare i listoni di legno sopra un materassino o una guaina, incollandoli solo negli incastri. Questa tipologia di posa permette all’intera area posata di “flottare”, unita durante i normali assestamenti del legno.

È necessario predisporre sul sottofondo un materassino di materiale espanso o da un feltro di circa 2 mm di spessore, con lo scopo di uniformare il contatto del parquet galleggiante col piano di posa e di impedire la formazione di zone a diversa sonorità. Questo strato va risvoltato sulle pareti, dietro al battiscopa.

Il materassino deve avere una densità in grado di resistere a carichi dinamici o statici per il tipo di destinazione d’uso previsto per la pavimentazione.

Dopo la scelta del lato della stanza da cui iniziare, si procede alla posa della prima tavola, rivolgendo l’incastro femmina verso la parete. È bene distanziare con appositi cunei l’inizio parquet dalla parete per una distanza di 10 mm circa.

Per locali di dimensioni superiori ai 4×4 metri, è consigliabile interrompere la posa dei listoni inserendo dei giunti di dilatazione.

È bene utilizzare questa accortezza anche nelle giunte ad altre pavimentazioni o soglie per mezzo di profili o coprigiunti.

pavimento galleggiante

VERIFICHE PRIMA DELLA POSA

Il pavimento in legno deve essere conservato in ambienti asciutti, in posizione orizzontale con imballo integro, non in cantieri dove è stato attivato il riscaldamento a pavimento.

Prima di procedere alla posa, verificare la giusta umidità del massetto e dei muri perimetrali, per mezzo di uno strumento igrometrico, procedendo alla rilevazione dell’umidità nella varie zone dove andrà posato il parquet.

Al momento della posa, opere di muratura, intonaci e raccordi devono essere asciutti, con contenuto di umidità percentuale residua non superiore a 2%. L’umidità ambientale deve essere compresa tra 45% e 60% e la temperatura non deve essere inferiore a 14 °C. Finestre, scuri e porte devono essere installati e perfettamente funzionanti e i locali da rivestire con il parquet devono essere arieggiati e a completo riparo da intemperie e da sbalzi termici.

Per garantire un risultato a regola d’arte è fortemente raccomandato di procedere alla posa solo a ultimazione dei lavori di cantieristica (a esclusione della posa delle porte interne e dei battiscopa).

È sempre consigliabile l’applicazione di una barriera al vapore, per isolare maggiormente dall’umidità del massetto e dalle pareti perimetrali gli elementi lignei.

Verificare sulla scheda identificativa del prodotto allegata al documento di trasporto se la tipologia di posa che è stata programmata si presti o meno al tipo di pavimento in legno acquistato (ad incollaggio su massetto, flottante su materassino o inchiodata).


LAVORAZIONE DOPO LA POSA

Se il parquet viene fornito grezzo, il posatore deve provvedere alla successiva finitura nelle modalità professionali del caso.

Nelle forniture di parquet prefinito si deve disporre alla conclusione dell’opera in base alle raccomandazioni disposte all’interno degli imballi.


PREFINITI A OLIO, CERA E VERNICE

Nel parquet prefinito a olio, cera o vernice, la finitura raggiunge la protezione ottimale circa 20-30 giorni dopo la posa, se posto alla luce e all’aria, in ambiente sano con umidità (45-65%) e temperatura ambientale costante (16-22°). In questo periodo è consigliabile prestare più cura e utilizzare calzature morbide. Nell’eventualità di dover far corso ad altri lavori di cantieristica nei locali, è consigliabile proteggere il parquet coprendolo con materiale traspirante di spessore morbido non appiccicoso affinché le eventuali altri lavorazioni da eseguirsi nei locali non causino graffi, sporco e contusioni alla superficie prefinita del parquet.

Finiture Cadorin


ALCUNI CONSIGLI PRATICI

  • Arieggiare sempre gli ambienti in cui è posato il pavimento in legno
  • Mantenere la temperatura degli ambienti tra 15 e 22 °C
  • Mantenere l’umidità relativa dell’aria ambientale tra il 45% e il 65%
  • Evitare di coprire per lungo tempo il pavimento in legno con tappeti ed evitare tappeti che perdono colore
  • Durante il lavaggio, non versare l’acqua direttamente sul pavimento, ma utilizzare sempre uno strofinaccio inumidito
  • Proteggere il pavimento in legno in caso di lavori
  • Utilizzare sempre i prodotti di pulizia e manutenzione consigliati dai fornitori

Come dispone il Codice del Consumo, è obbligatoria la consegna al cliente consumatore della scheda identificativa prodotto emessa dal produttore (Legge n° 126 del 10.04.1991 “Norme per L’informazione del consumatore” e Decreto Legge n° 101 del 08.02.1997 “Regolamento di attuazione”).

La scheda accompagna la consegna della merce in allegato al documento del trasporto assieme alla nota informativa inserita negli imballi.

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